chi siamo

Rifacimento filologico moderno, secondo la “ricetta” di Plinio, di un antico encausto su laterizio che potrete trovare tradotto e spiegato nel libro: Encausto sul muro.

Di solito gli editori lavorano per fare soldi e dividono i libri che sono loro sottoposti per la pubblicazione soltanto in due categorie: i libri che si vendono e quelli che non si vendono. Ma in Italia talvolta accade che, anche se “si è fortunati” rientrando nel primo gruppo, gli editori dicano di no, per motivi che qui non
mi sembra opportuno dichiarare. Oppure, accade che impongano condizioni economiche e/o comportamenti oggettivamente inaccettabili dalle persone di buon senso.

Azzurrite in cristallo sopra un fondo naturale dello stesso minerale. Per conoscere il procedimento antico di preparazione del pigmento vedi I buoni colori di una volta.

Rifacimento filologico di un lavoro ad encausto del primo tipo pliniano. Per conoscere dettagliatamente il procedimento di fabbricazione, vedi Encausto sul legno.

Ed ecco il perché di una nuova casa editrice, perché un antico proverbio abruzzese dice: “Chi vo’ le pagnotte gruss se le fà a la casa sé”, ovvero: Chi vuole un risultato preciso, pienamente soddisfacente – secondo le proprie aspettative – deve realizzare il lavoro da sé.
Questo è il motivo principale per cui è nata la Diodato Editore che ha l’ambizione principale di garantire la qualità dei propri prodotti editoriali e di curarne in autonomia tutti gli aspetti.

La bontà del prodotto editoriale si ottiene da tre caratteristiche principali: la “sapidità”, cioè la sensatezza del lavoro; lo “spessore”, cioè la rilevanza scientifica e l’originalità del tema proposto. Inoltre è necessaria anche una bella forma, cioè uno stile descrittivo gradevole.
Chi si prefigge di pubblicare col marchio Diodato Editore dovrà chiedersi e rispondere onestamente a queste domande:

  1. La gente ha effettivamente bisogno di questo mio lavoro o potrebbe farne a meno?
  2. I lettori saranno arricchiti nelle loro conoscenze dall’apporto scientifico?
  3. Che ricordo avranno, dopo averlo letto, di questo lavoro e di me scrittore?

Campioni di lapislazzuli (lazurite) da cui si ricava il blu oltremare naturale con palline dello stesso pigmento artificiale, dentro una “conchiglia dei pittori”. Vedi: I buoni colori di una volta.

Il logo della ditta Diodato Editore presenta l’effigie di San Sergio, antico, coraggioso cavaliere. Metafora anche del viaggio, il cavallo, e della strada che abbiamo davanti e che insieme vogliamo aprire e percorrere.
Ad maiora. Buon viaggio Cavallino!